Ecco la lista aggiornata dei materiali che utilizzo per dipingere ad acquerello e qualche novità di cui ancora non vi ho parlato.
Questo è una degli argomenti meno trattati da chi parla di acquerello, ma in realtà è uno di quelli fondamentali se si vuole davvero imparare a dipingere. Quali sono quindi i materiali da comprare per dipingere con l'acquerello? e
Vediamoli insieme nel mio blog e cerchiamo di fare un po' di chiarezza sull'argomento.
I Materiali per l'acquerello
Qualche tempo fa per aiutare i neofiti e permettere loro di risparmiare un pochino ho creato su Amazon una lista di materiali che ho testato e che reputo validi per la pittura e il disegno sebbene non siano di qualità elevata...semplicemente dei buoni materiali, senza pretese per muovere i primi passi.
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Su Amazon però ho inserito anche i materiali che utilizzo abitualmente per i miei lavori, una selezione perfezionata negli anni che ha un solo obiettivo: puntare alla qualità più alta per garantire alla opere una lunga vita e la massima stabilità nel tempo (approfondiremo questi concetti).
In questo articolo parliamo esclusivamente dei materiali che ho selezionato negli anni per realizzare i miei dipinti.
Dipingo da parecchi anni e ho imparato da autodidatta, affrontando quindi tutte le difficoltà di chi non conosce l'argomento e deve iniziare a orientarsi in un mondo vastissimo! Quando ho iniziato su internet non si trovava granché e l'unica strada era la sperimentazione e lo studio su manuali e testi scritti direttamente dai pittori.
Ricordo ancora che ho iniziato con una confezione da dodici di Cotman in demi-godet, un pennello sintetico da due soldi (qualità"terribile") e un foglio Fabriano grana fine cm 56x76. Da allora ho sperimentato centinaia di materiali di belle arti, ho scritto direttamente alle aziende per avere informazioni sui prodotti, letto decine di manuali di tutte le epoche (dal Cennini in poi!) e dedicato centinaia di ore alla sperimentazione pratica.
In questo articolo condivido con voi i frutti più importanti di tutto questo studio e di tanta sperimentazione.
Iniziamo subito a parlare dei materiali che utilizzo e partiamo dalle carte per acquerello.
La carta - I requisiti fondamentali
Niente cellulosa e altri materiali, per l'acquerello è necessario il cotone al 100% e minimo 300 gr.
Le mie carte preferite sono (in ordine da sinistra a destra) la grana fine Extra white, la grana dolce Extra White e la traditional white della cartiera Fabriano sempre grana fine.
Quando utilizzo la carta Fabriano, su cui realizzo l'80% dei miei dipinti, in genere parto dai fogli 56x76 cm che taglio in base alla dimensione dei lavori che devo realizzare. Sono tutte molto simili, sia per la grana che per il colore. Le extra white sono più bianche e la traditional white vira leggermente al panna.
La extra white restituisce dei colori molto brillanti mentre la traditional white rende l'atmosfera dei dipinti più calda.
Oltre a queste tipologie sto utilizzando spesso la carta fatta a mano sempre della Fabriano (detta anche Esportazione) che intelaio prima di dipingere e che costa un po' di più rispetto a quelle che di cui vi ho parlato precedentemente.
Qualche volta mi capita di utilizzare anche la Arches grana grossa in album catramato da 300 gr e la Winsor & Newton grana fine anche questa in album catramano da 300 gr.
Per chi se lo stesse chiedendo l'album catramato è un album con i bordi incollati in cui si deve dipingere e una volta finito il dipinto si stacca il foglio, il nome dipende dal fatto che in antichità invece della colla veniva messo il catrame lungo i bordi.
La Arches per rispettare questa tradizione ancora oggi per i suoi album usa colla nera!
Perché le carte devono essere 100% cotone?
Perché il cotone è una fibra morbida molto più resistente della cellulosa o di altri materiali che vengono venduti come carte da acquerello ed è per questo motivo, la resistenza del materiale, che si deve scegliere 100% cotone.
E' vero, gli altri materiali sono più economici
Spesso le aziende vendono delle carte che non hanno cotone o comunque lo hanno in minima parte. Da cosa potete distinguerle? Chi usa cotone lo dichiara sempre in copertina (anche perché è una lavorazione più pregiata) e in genere si trovano album misti al 25%, 50% e 75%, se nella copertina non c'è scritto nulla, l'azienda non ha usato cotone per quella carta.
Intendiamoci la carta senza cotone non è il male assoluto, anzi è una carta che può essere utile per lavori di illustrazione (acquerello e penna) o per sketch veloci, ma non va bene per lavorazioni più lunghe (velature, passaggi di bagnato su bagnato et.). Se usate queste carte il rischio è che dopo qualche velatura la carta potrebbe iniziare a "sfarinarsi", perdere grumi e a rovinarsi irrimediabilmente.
E questo anche se fate una velatura perfetta!
Non di rado qualche studente Patreon mi dice di non riuscire a eseguire qualche passaggio e durante le correzioni mi rendo conto che il problema non è il passaggio, in genere eseguito correttamente, ma la carta!
Questo avviene soprattutto con passaggi che prevedono l'utilizzo di molta acqua, se la carta non è 100% cotono difficilmente regge.
Gli acquerelli
La mia palette è frutto di anni e anni di studio pratico e teorico, di analisi dei pigmenti ed è in lenta continua evoluzione, mi capita magari dopo anni che non la modificavo di scoprire un colore che mi piace e che inserisco.
La mia tavolozza è quella che vedete qui sotto ed è divisa in tre parti: la parte in alto dove spremo i colori in tubetto, la parte al centro in cui metto i mezzi godet e la parte in basso in cui miscelo i colori con acqua.
I godet che uso sono quasi tutti della Sennelier mentre i tubetti sono Sennelier, Winsor & Newton e QOR.
Nella mia tavolozza trovate giallo limone, giallo primario, giallo di cadmio, rosso primario, rosso di cadmio, diverse tonalità di blu e il ceruleo, diverse tonalità di verde, viola, arancione, le terre e il nero.
Il mio consiglio se state partendo è quello di comprare una tavolozza vuota senza colori, e poi aggiungere i colori piano piano una volta che vi servono. Potete iniziare con i colori primari giallo, blu e rosso per poi aggiungere verde, arancione, viola, marrone e nero. Questi possono bastare per iniziare, poi potete continuare a integrare in base alle necessità e al vostro modo di dipingere.
Anche per la scelta dei colori ho deciso di puntare sulla qualità del pigmento e sulla stabilità.
Che cos'è la stabilità di un colore o di un pigmento?
La stabilità è la capacità di un colore di mantenere inalterate nel tempo le sue proprietà cromatiche e le sue caratteristiche. Per esempio se stendo una velatura di rosso quel rosso deve rimanere invariato nel tempo e non deve schiarire dopo 10 o 15 anni diventando un rosa, se dipingo un cielo blu intenso dopo 5 anni non deve diventare celeste e così via.
Se i pigmenti utilizzati per creare i colori sono di bassa qualità i colori si alterano più facilmente e questo è un problema soprattutto per i professionisti! Non posso vendere un quadro a un cliente che dopo 10 anni torna da me per dirmi che il quadro si è completamente sbiadito!
Ma non è il massimo anche per chi sta iniziando, per questo vi consiglio di puntare su materiali professionali anche se più costosi.
I pennelli
In questo periodo sto utilizzando gli Isabey punta tonda numero 10 e numero 6, un pennello Escoda Prado piatto 3/4" e poi un pennello piccolo Winsor & Newton 6 e uno Borciani e bonazzi n°6.
Il pennello specifico da acquerello è il pennello tondo oppure il bombasino o a fiamma (quello con la ghiera col fil di ferro).
Il pennello è composto da diverse parti: il manico corto o lungo (io prediligo il corto), la ghiera ovvero la parte che unisce il manico alla setola e infine setola che si suddivide in punta e serbatoio (la parte più panciuta).
Quest'ultima è la parte più importante perché deve essere morbida e flessibile, senza perdere la forma. La punta deve garantire assoluta precisione per le linee fini mentre il serbatoio deve trattenere più acqua possibile per le velature più estese e per il bagnato su bagnato.
Utilizzo il pennello piatto quando ricerco una texture più schematica e una sintesi particolare.
Il fissativo a fine lavoro
Il fissativo è un dilemma: serve oppure no? Io lo metto sempre!
Quello che utilizzo è sempre di marca Sennelier e lo uso anche se è specifico per pastelli secchi e morbidi. Lo trovo ottimo anche per l'acquerello, non ingiallisce la carta, non la rovina, fissa molto bene il colore e crea una superficie protettiva che permette alle opere di durare nel tempo, dando ulteriore stabilità ai pigmentidel dipinto.
In genere faccio 3 passate di spray, lasciando sempre del tempo per l'asciugatura tra un passaggio e un altro.
La spugna al posto dello scottex
Lo ammetto, è lo strumento che mi ha stupito di più in questo ultimo periodo e a cui non potrei più rinunciare: la spugna. Questa è della Borciani e Bonazzi, in confezione da due.
Prima utilizzavo tantissimo scottex, ora utilizzo solo questa spugna. La considero una scelta sicuramente più comoda ed ecologica. il vantaggio maggiore a mio avviso è quello che l'acqua non oltrepassa la spugna e non bagna così il tavolo come mi accadeva con lo scottex.
Ecco, questi sono tutti i materiali che ho utilizzato per dipingere in quest'ultimo anno. Le novità diciamo che non hanno stravolto la mia lista di materiali, ma sono sicuramente state selezionate con tantissima cura.
Piccolo consiglio finale:
Se state iniziando e non siete ancora sicuri di dedicare tanto tempo all'acquerello o non sapete se questa passione andrà avanti, ma volete comunque dipingere un po' potete acquistare materiale "Accademia" cioè materiali di qualità medio/medio bassa ma sufficiente per iniziare e poi in futuro valutare nuovi acquisti. Se però l'acquerello è la vostra passione e sapete già che durerà nel tempo e che gli dedicherete tempo e energie allora vale la pena spendere un pi' di più per acquistare materiali professionali che vi garantiscano la massima resa e facilitino il vostro percorso con questa tecnica!
Spero che questo post vi sia stato utile, io vi saluto e alla prossima!
Ciao,
Davide
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